I Borbone di Napoli erano una dinastia reale che governò il Regno di Napoli dal 1734 al 1806, e successivamente dal 1815 al 1860. Questa dinastia aveva origini francesi e spagnole.
Il capostipite della dinastia fu Carlo di Borbone, figlio di Filippo V di Spagna. Nel 1734, Carlo di Borbone fu incoronato re di Napoli dopo la Guerra di successione polacca, che lo portò al potere a discapito degli Asburgo d'Austria.
Sotto il dominio dei Borbone di Napoli, il Regno di Napoli godette di un periodo di relativa stabilità e prosperità. Fu soprattutto durante il regno di Ferdinando IV (1759-1806) che il Regno di Napoli conobbe un importante avanzamento nell'ambito delle riforme amministrative, giudiziarie ed economiche.
Tuttavia, il regno dei Borbone di Napoli non fu privo di problemi. Durante le guerre napoleoniche, Napoli fu occupata dalle truppe francesi di Napoleone Bonaparte e i Borbone furono costretti a fuggire in Sicilia. Successivamente, dopo la sconfitta di Napoleone, Ferdinando IV recuperò il potere e riunificò il Regno di Napoli con il Regno di Sicilia, dando vita al Regno delle Due Sicilie nel 1815.
I Borbone di Napoli persero definitivamente il potere nel 1860, durante l'Unità d'Italia, quando il generale Garibaldi invase il Regno delle Due Sicilie e ne cacciò la famiglia reale. Francisco II di Borbone fu l'ultimo sovrano dei Borbone di Napoli.
Dopo la fine del loro regno, i membri della famiglia reale si esiliarono in diverse parti d'Europa. Ad oggi, i discendenti dei Borbone di Napoli vivono ancora in diverse nazioni europee.
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